Verso l’organizzazione resiliente: un approccio strategico alla continuità operativa
Le imprese odierne navigano in un contesto economico e sociale caratterizzato da un’elevata instabilità e da continui cambiamenti. Disastri naturali, attacchi informatici, crisi economiche: sono solo alcune delle minacce che possono mettere a rischio la continuità operativa.
Per far fronte a queste sfide, è fondamentale costruire un’organizzazione resiliente, in grado di assorbire gli shock esterni e riprendersi rapidamente.
Cosa significa resilienza operativa?
La resilienza operativa va oltre la semplice capacità di recuperare da un evento critico: è una trasformazione culturale che permea ogni aspetto dell’azienda, dalla strategia alla gestione quotidiana.
Un’organizzazione resiliente è quindi in grado di:
- anticipare le crisi, identificando potenziali minacce e sviluppando piani di risposta proattivi;
- adattarsi ai cambiamenti, evolvendo rapidamente per affrontare nuove sfide e opportunità;
- proteggere ciò che conta, dando priorità ai servizi e alle risorse essenziali per il business;
- collaborare con gli stakeholder, costruendo relazioni solide con le figure coinvolte, siano queste fornitori, clienti o partner.
Quali aspetti privilegiare?
Per costruire un’azienda resiliente, è necessario concentrarsi su alcune aree chiave, che potremmo definire “i sei pilastri della resilienza operativa”:
- priorità strategiche: identificare i processi e i servizi più critici per il business e definire le tolleranze all’interruzione;
- scenari di rischio: simulare diversi scenari di crisi per valutare la vulnerabilità dell’azienda e testare i piani di risposta;
- cultura della resilienza: promuovere una cultura aziendale che valorizza la preparazione, la flessibilità e la collaborazione;
- integrazione rischio-resilienza: allineare le strategie di gestione del rischio con le iniziative di resilienza operativa;
- ecosistema resiliente: collaborare con fornitori e partner per costruire una rete di valore solida e affidabile;
- trasformazione digitale: utilizzare le tecnologie digitali per migliorare la visibilità, l’agilità e la resilienza dell’azienda.
Un percorso continuo
La costruzione di un’organizzazione resiliente non può prescindere da un impegno costante da parte di tutti i livelli aziendali; si tratta infatti di percorso progressivo e continuo che comporta alcuni passi fondamentali:
- coinvolgimento del top management: step obbligatorio, per dare inizio alla trasformazione, è l’endorsement da parte dei leader aziendali, per dare priorità alla resilienza operativa;
- formazione e sensibilizzazione: è fondamentale anche investire nella formazione dei dipendenti, per promuovere una cultura della sicurezza e della resilienza;
- tecnologia a supporto: la svolta verso il nuovo approccio alla continuità operativa non può però avvenire senza l’adozione di strumenti e piattaforme tecnologiche in grado di automatizzare i processi, migliorare la visibilità e facilitare la collaborazione dei diversi operatori;
- misurazione e miglioramento continuo: infine, fattore determinante per il successo di questo “viaggio” sarà la capacità di monitorare costantemente le performance e apportare miglioramenti continui ai piani di resilienza.
In conclusione, in considerazione dell’incertezza che pervade in senso lato il mondo contemporaneo, le aziende che vogliono non solo sopravvivere, ma prosperare oggi e in futuro, non potranno che investire nella costruzione di un’organizzazione resiliente, per assicurarsi la migliore gestione dei rischi possibile, garantire la continuità del business e crescere anche in termini di reputazione del brand.
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