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Le pillole di Stratos Analytics
Il business development manager di Stratos Analytics: “Il Governance, Risk & Compliance è un’area sempre più rilevante. Le società che devono adeguarsi alle norme possono sfruttare l’occasione per rinnovare i processi e per gestire i rischi nel modo più efficiente grazie alle nuove piattaforme informatiche”...
Pomer: “Grazie al Grc efficienze
e nuove opportunità per le aziende”
13 APRILE 2021
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13 APRILE 2021
Il modello Stratos Analytics per la gestione end-to-end del dato finanziario, dalla raccolta all’organizzazione, dall’analisi all’infuse. «Non dobbiamo vendere tecnologia ma tranquillità», spiega l’Amministratore Delegato, Luca Oglietti...
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Stratos Analytics e l’approccio sartoriale alle analisi finanziarie: «Aiutiamo i CFO a uscire dalla loro comfort zone»
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IBM OpenPages with Watson wins
“Best UI Innovation” at the Risk Market
Technology Awards
13 APRILE 2021
As we move into the new year, it’s clear that the turbulence that defined 2020 is not going away. Even after the COVID-19 pandemic subsides, its resultant economic and social uncertainty will linger. It remains imperative for large enterprises to modernize their governance, risk and compliance (GRC)...
What’s new in OpenPages with
Watson 8.2 release
13 APRILE 2021
IBM is excited to announce the availability of IBM OpenPages with Watson version 8.2, a dramatic upgrade that brings additional functionality and automation to the product, all of which is designed to ease and streamline governance and compliance processes within financial institutions and beyond...
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Qual è il percorso che ha portato Stratos Analytics a mettere a punto un’offerta specifica nel campo del Governance, Risk & Compliance? Quali competenze e quali esperienze convergono in questa scelta?
Stratos lavora nell’ecosistema di IBM da più di 10 anni, e si è sempre guadagnata la fama di avere una spiccata capacità di adottare tecnologie nuove con grande rapidità, arrivando a padroneggiarle in pochissimo tempo. Questa nostra attitudine è stata particolarmente preziosa nel caso di OpenPages, prodotto IBM ideato per gestire progetti GRC, che in Italia era poco conosciuto. Da qui è nata un’opportunità, perché IBM ci ha individuato come la realtà che avrebbe potuto affiancarla, in Italia e non solo, per la diffusione di questo strumento. Così abbiamo iniziato a esplorare più in profondità il mercato specifico, e ci siamo resi conto che era una possibilità di business estremamente interessante, dal momento che proprio in questi anni assistiamo a un aumento deciso di norme e regolamenti a cui le aziende sono chiamate ad adeguarsi. Si tratta di un universo contiguo alle “competenze base” di Stratos, quello dei controlli di gestione, per cui abbiamo valutato che fosse un’occasione da cogliere al volo e su cui investire. Una volta acquisite le competenze tecnologiche abbiamo puntato ad aumentare le nostre competenze funzionali, e siamo arrivati a essere riconosciuti a livello internazionale come uno dei pochi partner di IBM che dispone di tutte le certificazioni necessarie per lavorare in questo ambito.
Quali sono i cardini del vostro approccio metodologico al GRC, e quali aziende possono avvantaggiarsene maggiormente?
Sul mercato a cui noi ci rivolgiamo queste tematiche sono già affrontate dalle aziende. Le regole ci sono, il controllo dei rischi è fondamentale, e le imprese con il passare del tempo si sono attrezzate. Il nostro compito principale è di aiutarle a sistematizzare il loro approccio tramite una piattaforma tecnologica che consenta di non dover ricominciare da zero liberandosi di quello che avevano già implementato, ma aprendo a un approccio integrato che consente di razionalizzare i costi e di dare efficienza ai processi. Ma non trascuriamo i casi di altre aziende che si affacciano su questa realtà per la prima volta: a loro disposizione mettiamo un team di consulenza che le aiuta a disegnare i processi di controllo più utili ed efficienti a seconda delle situazioni. Il punto di partenza è che tutte le aziende corrono dei rischi: alcune li gestiscono e altre no. Ovviamente poi dove esiste una regolamentazione più stringente si è anche obbligati: è il caso – per fare qualche esempio concreto – di banche, assicurazioni, tlc, utilities, mondo farmaceutico, Oil&Gas.
In passato il risk management veniva gestito principalmente in modo centralizzato. Oggi invece coinvolge spesso anche le prime linee di difesa, fino agli operatori di prima linea, quelli agli sportelli ad esempio: si tratta potenzialmente di migliaia di persone. Qual è l’importanza della vostra proposta in quest’ottica?
All’inizio la gestione dei rischi era organizzata a livello centralizzato, perché si trattava di una novità e non se ne capiva ancora il valore strategico. Era una sorta di “toppa” che si doveva mettere per essere al sicuro in caso di controlli, una seccatura necessaria. I processi venivano disegnati in modo che rispondessero alle esigenze dei risk manager, ma non erano adatti a essere usati dalle prime linee di difesa. Poi si è capito che i rischi non devono soltanto essere rilevati, ma che sarebbe molto più utile intercettarli quando nascono, grazie a un coinvolgimento ampio. Si è trattato così di dare ai dipendenti uno strumento disegnato secondo le loro esigenze, con una user experience semplice e immediata, che potesse essere adottata quasi senza training. Questo è stato l’impegno di IBM con OpenPages: ogni dipendente ha visibilità immediata dei controlli che deve fare e delle cose da tenere d’occhio, con task dedicati. Il risultato è che la seconda linea di difesa ha una mole di informazioni molto più ampia, che prima non aveva, con la possibilità di trarne maggiori benefici.
A livello di top management rimane però la necessità di avere una visione di sintesi di ciò che succede, e che questo quadro sia il più possibile semplice da interpretare. Come si riesce ad assicurare questo risultato?
Quando si coinvolgono tanti utenti, come dicevamo, si genera un volume di informazioni grande, rispetto al quale per avere una visione di sintesi utile bisogna poter contare anche su uno strumento che consenta di sintetizzare e di interpretare nel modo più utile. Per questo IBM OpenPages è integrato con Cognos Analytics, che legge tutte le informazioni generate ed è in grado di generare cruscotti e report che danno una visione efficace dei rischi che si corrono, suggerendo le azioni da implementare per affrontare la situazione e minimizzare i pericoli, grazie anche all’utilizzo di un algoritmo di intelligenza artificiale. Questo consente di rendere semplice un processo che altrimenti sarebbe stato farraginoso e molto difficile da affrontare.
Il GRC non si limita ovviamente al risk management: la vostra offerta comprende anche soluzioni per Compliance e Internal Audit e IT Governance: quali sono i vantaggi di una gestione integrata, superando la logica dei silos?
Nel campo della compliance parliamo di norme che impongono controlli e gestione dei rischi. Nel campo del risk management il contesto di base è lo stesso, come avviene anche per l’IT Governance. In tutti e tre i casi l’obiettivo è di gestire livelli di rischio: agendo per silos, separando i tre settori, si potrebbe verificare il problema di mappare lo stesso rischio tre volte, con controlli e prospetti di sintesi diversi, duplicando così una serie di informazioni, sprecando tempo e risorse. Contando invece su un’unica piattaforma è possibile gestire tutti i controlli facendo riferimento a un unico ambiente. L’esempio classico è quello di una banca, dove un utente potrebbe entrare hackerando user name e password. Il problema è gestito dall’IT, ma riguarda ovviamente anche il risk manager, e ci sono norme di compliance da rispettare per evitare accessi non autorizzati. Il fatto di avere un’unica piattaforma di GRC consente di trattare l’intrusione in maniera integrata, senza moltiplicare gli alert e le procedure di risposta.
IBM vi ha identificato come partner di riferimento per l’Italia nel GRC. Qual è il valore aggiunto di questa alleanza?
Noi non siamo un’azienda di tuttologi. Abbiamo scelto alcune piattaforme, e su quelle operiamo con la massima competenza, sviluppando tutte le competenze funzionali del caso. Questo è un tipo di approccio che Ibm ha dimostrato di apprezzare in modo particolare, e quindi siamo diventati interlocutori privilegiati, lavoriamo con i loro venditori. C’è una comunanza forte con l’area commerciale di IBM, con cui ci concentriamo su piattaforme che nel quadrante Gartner sono considerate le principali anche se in Italia non sono ancora così diffuse come in altri Paesi.
Come state programmando il futuro rispetto alle vostre attività nel GRC?
Il mercato italiano, come spesso succede nel campo dell’informatica, è un po’ meno maturo di quelli, ad esempio, dei Paesi del Nord Europa: questo non vuol dire che in Italia non si gestisce il risk management, ma che spesso lo si fa con tecnologie più datate: significa che il mercato potenziale è molto grande. Oggi è in corso la fase dell’evangelizzazione, per rendere evidenti quali sono le nuove funzionalità che possono essere introdotte per portare grande efficienza nei processi. Il nostro obiettivo è di rimanere posizionati come partner di riferimento, mantenendo risorse e competenze e riuscendo a coinvolgere clienti nuovi, facendo muovere il mercato, ed essendo pronti a supportare IBM nelle fasi di prevendita. E poi ci sono da presidiare anche i mercati che oggi sono meno normati, ma ai quali questo genere di approccio farebbe porterebbe di sicuro vantaggi: basterebbe pensare a quali opportunità avrebbe aperto affrontare con questo approccio la stesura del piano pandemico nazionale: non si tratta di nient’altro che di un piano di rischio in caso di pandemia, per capire quali sono i rischi e quali i controlli e le azioni necessari per minimizzarli. Se le Regioni o i ministeri avessero avuto a disposizione uno strumento per vedere in tempo reale cosa era stato fatto e cosa c’era ancora da fare forse ci saremmo fatti trovare un po’ più pronti già all’inizio dell’emergenza.
Come sta rispondendo il mercato alle vostre proposte nel GRC?
Uno dei motivi per cui abbiamo scelto di essere presenti in questo mercato è che abbiamo riscontrato fin dall’inizio che la percentuale delle aziende che rispondono “non mi interessa” è molto più bassa che in altri ambiti. Molti ci dicono che “è un tema caldo” che devono affrontare, altre che magari non hanno budget in questo momento ma che hanno ben presente la situazione. In alcuni casi la partenza è più lenta perché molte aziende hanno preso questa occasione per ridisegnare i processi in maniera più ampia. Più in generale, gli step di maturazione di questo mercato sono essenzialmente due: il primo è stato quello dell’arrivo delle nuove norme, come ad esempio il Gdpr. Questo ha portato a livello globale a una moltiplicazione per sette delle sanzioni, senza contare il danno reputazionale che ne è derivato. Il successivo sarà quello del “new normal”, dell’uscita dalla pandemia. Solo per fare un esempio: prima o poi dovremo gestire il rientro in ufficio di un gran numero di dipendenti secondo norme e modelli nuovi, e avere un sistema che consenta di farlo nel massimo della sicurezza sarà importante soprattutto per le grandi aziende con un gran numero di dipendenti, che dovranno essere pronte a gestire rischi, controlli e remediation plan.
Pomer: “Grazie al Grc efficienze e nuove opportunità per le aziende”
Il business development manager di Stratos Analytics: “Il Governance, Risk & Compliance è un’area sempre più rilevante. Le società che devono adeguarsi alle norme possono sfruttare l’occasione per rinnovare i processi e per gestire i rischi nel modo più efficiente grazie alle nuove piattaforme informatiche”.
Il settore della Governance, Risk & Compliance è stato finora considerato dalle aziende come uno di quelli “a basso valore aggiunto”. In parole povere un insieme di obblighi, spesso dettati da normative stringenti, a cui le imprese di ogni dimensione sono state chiamate ad adeguarsi a seconda delle prescrizioni di governi e authority, dal trattamento dei dati alla prevenzione dei rischi informatici. Nell’ultimo periodo, però, se da una parte le leggi in materia sono diventate sempre più stringenti, tanto da far lievitare il valore degli investimenti delle aziende nel settore, anche a fronte di sanzioni comminate sempre più rilevanti, dall’altra le tecnologie digitali hanno aperto nuovi scenari e nuove opportunità di business. Le aziende cioè che sono in grado di gestire i processi di GRC – grazie al digitale e all’analisi dei dati – possono sfruttare l’occasione per portare innovazione all’interno dei propri processi di gestione, razionalizzando i costi e indirizzando gli investimenti proprio dove è più utile per ridurre il rischio operativo o per aumentare il controllo. Per riuscirci, però, hanno bisogno di competenze e tecnologie che difficilmente trovano “in casa”, ma che possono essere fornite da operatori specializzati con cui dare vita a vere e proprie partnership. A “prendere al volo” questa opportunità offerta dal mercato e a mettere a disposizione le proprie competenze è Stratos Analytics, azienda specializzata da 20 anni nell’analisi dei dati, come spiega in un’intervista a RiskManagement360 Mauro Pomer, partner della società, in cui ricopre il ruolo di Business development manager.
Stratos Analytics e l’approccio sartoriale alle analisi finanziarie: «Aiutiamo i CFO a uscire dalla loro comfort zone»
Il modello Stratos Analytics per la gestione end-to-end del dato finanziario, dalla raccolta all’organizzazione, dall’analisi all’infuse. «Non dobbiamo vendere tecnologia ma tranquillità», spiega l’Amministratore Delegato, Luca Oglietti
l CFO è, tra i top manager, quello che più di tutti ha visto il proprio lavoro cambiare per effetto della digital transformation diffusa. Un tempo esperto di pianificazione e controllo, oggi il ruolo del direttore finanziario è sempre più strategico e le sue responsabilità si sono progressivamente estese, parallelamente alle aree su cui è chiamato a garantire maggior efficienza.
La capacità di “interpretare” i numeri rimane necessaria, certo, ma non è più sufficiente, dal momento che il suo contributo si rivela fondamentale per orientare e rendere operative le strategie definite dal board, tradurle in KPI e obiettivi economici misurabili, definirne le strutture di costo.
Nell’ambito del ruolo, è spesso contemplata per il CFO la responsabilità di selezionare le tecnologie più adatte per raggiungere gli obiettivi finanziari, individuando i giusti partner. Partner che sappiano unire una visione a lungo termine dell’evoluzione tecnologica con quel pragmatismo che è fondamentale quando si approccia l’innovazione digitale. Realtà come Stratos, una lunga esperienza nell’ambito delle Business Analytics e un approccio consulenziale rigoroso: «Abbiamo iniziato oltre trent’anni fa a “giocare con i numeri” – ci spiega Luca Oglietti, Amministratore Delegato di Stratos Analytics – e cinque anni fa abbiamo costituito all’interno del gruppo Stratos Analytics, un vero e proprio centro di competenza più che un’azienda. Una sartoria della Business Analytics con asset costruiti nel tempo, metodologie consolidate, partnership tecnologiche strategiche e un pool di risorse altamente specializzate, dotate di skill funzionali e tecnici davvero elevati».
Smart Simplicity come essenza della trasformazione digitale
In questo periodo, complice la digital transformation pervasiva e la diffusione degli approcci data driven, al CFO viene richiesto soprattutto di orchestrare i processi di comunicazione necessaria a conciliare la visione strategica con l’ottica operativa delle singole divisioni e Business Unit. «La crescita continua ed esponenziale di quantità e complessità dei dati a disposizione apre nuove ed interessanti opportunità per le aziende, ma introduce anche nuove sfide ed una maggiore difficoltà nel tradurre le informazioni in valore. Preparare e modellare dati complessi per attività di analisi e visualizzazione richiede un lavoro tanto più grande quanto più grande è la complessità dei dati a disposizione. Il presidio completo del dato è, quindi, più che mai essenziale – sottolinea il manager. Sfida particolarmente interessante se consideriamo la crescente richiesta di insight semplici, precisi e veloci da parte del business. Ed è proprio dall’oculata gestione di queste esigenze apparentemente contrapposte che possiamo creare vero valore per i nostri clienti».
Cresce sempre più la necessità di valutare scenari di business complessi con un’ottica diversa rispetto al passato. Il focus delle analisi finanziarie si sposta, infatti, dall’analisi delle performance passate alla visione del futuro: proiezioni e “intuizioni” che vanno ben oltre le analisi what-if, peraltro già ampiamente diffuse, per incorporare all’interno delle previsioni elementi di quantificazione del rischio, come accade nel Risk-Adjusted Forecasting and Planning. Per sostenere questi nuovi approcci, però, servono strumenti e tecnologie digitali molto sofisticati dal punto di vista tecnologico. AI e Machine Learning, strumenti di Data Visualization e Big Data Analytics, che devono necessariamente essere valutati in un’ottica integrata.
Stratos Analytics propone, all’interno di una visione di medio lungo periodo, un modello di adozione “a piccoli passi” di queste tecnologie, che contempla la possibilità di atomizzare i progetti in una serie di micro iniziative i cui ritorni sono misurabili in tempi brevi. «Il concetto che sposiamo è la Smart Simplicity come essenza stessa della trasformazione digitale, che significa usare la tecnologia per semplificare i processi e liberare la produttività con l’aiuto degli Analytics. Le aziende, e in particolare i direttori finanziari, hanno bisogno di partner credibili e noi non dobbiamo vendere tecnologie ma tranquillità. Attraverso la prototipazione e gli approcci Agile è possibile definire insieme al cliente come mettere a terra quella roadmap di trasformazione digitale che permette al CFO di uscire dalla sua comfort zone».
La gestione end-to-end del dato finanziario
Per il CFO moderno, un aspetto oggetto di attenzione crescente è quello legato all’area del Financial Performance Management. «In questo ambito – conclude Oglietti – proponiamo la soluzione di controllo gestionale, pianificazione collaborativa e closing finanziario IBM Planning Analytics. La partnership con IBM ci permette di completare la nostra offerta nella direzione della gestione completa del dato finanziario, dalla raccolta all’organizzazione, dall’analisi fino all’infuse, ovvero la capacità di declinare metriche e insight su contesti operativi anche molto diversi. Un esempio è IBM Cloud Pak for Data, che arriva a coprire tutte le esigenze applicative del CFO ma anche tutta la parte di backend, poco visibile ma fondamentale».
IBM OpenPages with Watson wins “Best UI Innovation” at the Risk Market Technology Awards
As we move into the new year, it’s clear that the turbulence that defined 2020 is not going away. Even after the COVID-19 pandemic subsides, its resultant economic and social uncertainty will linger. It remains imperative for large enterprises to modernize their governance, risk and compliance (GRC) approach in order to face these challenges.
As organizations grow, risk complexity expands, and cybersecurity threats loom. In a business environment defined by sustained market volatility and ever-increasing regulations, companies need the ability to recognize and manage risk and regulatory compliance challenges.
Firms are witnessing a dramatic increase in active first-line users — sometimes tens of thousands — scattered across the organization and using tools with inconsistent capabilities. Firms need a modernized risk management approach that includes a modern user interface, one that’s accessible and personalized for all types of users. User experience must be carefully considered to ensure that all stakeholders can participate in risk and compliance initiatives throughout the organization.
Risk.net, the world’s leading source of in-depth news and analysis on risk management, created an “innovation” category as part of their Risk Markets Technology Awards for 2021. The Markets Technology Awards, part of the Risk Awards, recognizes the achievements of technology vendors, trading platforms, law firms, clearing houses, and all of the people who help make the industry run. The Risk Awards is the longest-running and most prestigious awards competition for global derivatives markets and risk management. Entries for the innovation category are based on significant product development updates within the previous 12 months.
For 2021, the first-ever “best user interface innovation” award was given to IBM for its OpenPages with Watson solution portfolio.
IBM OpenPages with Watson is an AI-driven governance, risk and compliance platform built to help organizations manage risk and regulatory compliance challenges across the enterprise.
Last year, a Forrester study found that an implementation of OpenPages can result in as much as a 218% increase in ROI. The Risk.net award represents another milestone achievement for the OpenPages development team.
A modern GRC solution helps break down silos and improves communication across the organization, reducing costs and allowing leaders to spend less time on monitoring and more time on analysis in support of risk-aware decisions. This approach brings the entire organization together to contribute to the GRC effort — not just risk and compliance professionals. Under this new paradigm, a wide variety of users — including line-of-business managers, risk and compliance functions, and auditors — will have different UI requirements. OpenPages was developed as an integrated solution that can bring all three of these lines together, so they can easily share information and work toward the same goals, in keeping with an agile methodology.
Since line-of-business users are not necessarily trained GRC professionals, an intuitive UI that can cut through the complexity and occasional tedium of GRC is essential. With their latest update, the designers of OpenPages endeavored to completely eliminate the need for training. AI fills in the gaps, with Watson providing AI-powered dashboard widgets that help contextualize information and suggest courses of action.
OpenPages also uses Natural Language Processing (NLP) to provide initial guidance for new first-line users. With this helping hand, users no longer need to wade through thousands of pages of training documents in order to successfully contribute to the GRC effort. From there, users are able to leverage predefined dashboards, which can then be easily configured based on the specific user’s needs.
The latest version of OpenPages supports other UI innovations, such as tools that allow users to build GRC use cases from the ground up using intuitive drag-and-drop controls. With a task-focused UI, built-in workflow, calculation engine and other recent improvements, OpenPages enables users to maintain a clear view of the company’s GRC position, and gives them intuitive controls to take quick, confident action when needed.
As always, it’s a team effort and I would like to thank our incredible OpenPages design team, user research team, offering managers, development team and customers who joined us in this collaborative award-winning effort.
Introducing IBM OpenPages with Watson 8.2 release
IBM is excited to announce the availability of IBM OpenPages with Watson version 8.2, a dramatic upgrade that brings additional functionality and automation to the product, all of which is designed to ease and streamline governance and compliance processes within financial institutions and beyond.
IBM OpenPages with Watson is an AI-driven governance, risk and compliance (GRC) solution that helps clients manage today’s growing risk and regulatory compliance challenges. Version 8.2 includes new feature enhancements, such as enhanced visualizations to better understand analytics results and spot insights.
It also includes key integrations, with IBM partner Ascent’s regulatory knowledge platform, and the IBM Watson Assistant solution that provides clients with 24/7 internal virtual assistant support. In addition to all of this, version 8.2 features the Business Continuity Management (BCM) solution.
Manage data and change
The new Business Continuity Management (BCM) solution integrates within the risk management framework already present in IBM OpenPages. This will enable current OpenPages users to leverage existing information in OpenPages into the new BCM solution. It is also available as a standalone solution.
Work began on the BCM-specific solution in 2019, prior to the COVID-19 outbreak. The IBM team held workshops and validation sessions with clients and business partners focusing on the challenges facing business continuity managers and the overall business continuity process. Consistent with other risk and compliance domains, data consistency, data integrity and data collection are among the major hurdles to be tackled, frequently driven by siloed structures within the organizations.
Business continuity (BC) managers are placed in the unenviable position of trying keep business continuity plans current in an environment that is ever changing, both internally and externally. For example, new lines of businesses, staff turnover, changing assets and reorganizations occur on a regular basis. BC managers frequently lack access to the details of such organizational changes that directly impact processes, risks and controls and the related business continuity plans. Despite these changes, BC managers are tasked with having accurate, consistent and current plans in place to ensure critical processes will continue both during, and immediately following, disruptive events.
The OpenPages BCM solution integrates with its existing, longstanding Operational Risk Management solution, enabling BCM users to have a centralized data repository to access risk and control data for business processes identified in a business continuity plan. From the business continuity plan, users can also view related business entities, business impact analyses, policies, procedures, as well as essential employees that will implement the plan during a disruptive event. With one-click access to information from all of the components impacted by the business continuity plan, a BC manager can have confidence that his or her plans provide the most current and consistent information from the organization.
Lessons learned from COVID-19
As the outcomes of the current COVID-19 pandemic continue to unfold, events force us to consider how we react to unanticipated disruptions in both our personal and professional lives. COVID-19 reminds us that the impact of disasters can come in many forms, not just to physical property but also to our most important resource, the people that support the business and their families. Clear communication and training are vital elements to ensure the success of business continuity plan execution, which can be accomplished through plan testing and comprehensive policies and procedures.
Test and improve your Business Continuity plan
The importance of business continuity plan testing and the need for flexibility have emerged as key themes in business continuity management. When these themes are considered and applied, businesses can emerge more resilient and responsive to future disruptive events.
In general, organizations that test business continuity plans on a regular basis, and learn from the issues identified during this testing, are more prepared to address the effects of a disaster. The time for failure occurs during the testing of a plan and not during a live event. Testing enables the organization to learn from failures and iteratively improve upon their plans with each test. Testing also enables key employees to train to successfully implement business continuity plans, and provides clear direction to employees about crises response.
The IBM OpenPages BCM solution helps users set up automated, scheduled workflows to test business continuity plans, which can run on a recurring basis, to assist in automating the notification, preparation, and execution of testing scenarios. Test results are stored as separate records in the solution, allowing users to observe how a plan has improved over time. All issues created from testing automatically enter into a separate workflow where action items can be assigned and tracked.
Why BCM now?
The need for flexibility in business continuity planning is a key theme we’ve heard during this pandemic. With IBM OpenPages BCM solution, users can create and modify workflows, add new fields and values to object models, and create new views, all without the need for code. IBM OpenPages visually displays the mapping of related records to the business continuity plan, such as policies or procedures, so that the user may quickly access, review and revise documents impacted by a changing business continuity plan.
Similar to a business continuity plan, a business continuity management solution should be flexible enough to adapt to client needs while supporting the regulatory changes to business continuity that are on the horizon. As clients look to improve their business continuity management practices, we look forward to working with them using the new IBM OpenPages BCM solution.
What’s Next?
To learn more about IBM OpenPages with Watson and the recent 8.2 release, including the new Ascent partnership for regulatory compliance management, Watson Assistant integration, and BCM solution, attend our webinar on June 23 and discover all the possibilities for enhancing your risk and compliance use cases with AI and advanced analytics.
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