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«Nuovi algoritmi di AI per IBM Planning Analytics, nuova potenza al servizio dei CFO»

Nuove, entusiasmanti novità sono state introdotte sulla piattaforma

Il nuovo algoritmo di Forecast basato su “Exponential Smoothing” permette di scoprire e modellare tendenze, stagionalità e dipendenza temporale nei dati, rivelando non solo le previsioni, ma anche i margini di incertezza, come una continuazione dei dati storici.

Ma le novità non finiscono qui: non c’è bisogno di manipolare i dati! Planning Analytics Workspace, infatti, li riconosce automaticamente e sceglie i modelli più appropriati tra una selezione di nove tipi diversi.

Ancora una volta, IBM Planning Analytics si conferma come lo strumento di pianificazione ideale, che permette di focalizzarsi su ciò che è davvero fondamentale per l’azienda.

Per qualunque approfondimento, non esitare a contattarci.
Se vuoi, puoi servirti del form qua sotto: lasciaci i tuoi riferimenti e ti contatteremo al più presto per rispondere alle tue domande.

Caso utente: «PepsiCo armonizza il financial planning nei paesi europei»

La multinazionale ha eliminato le isole applicative di pianificazione finanziaria preesistenti nei differenti paesi e mercati del Vecchio continente in cui opera, migrando verso una piattaforma di analisi standardizzata, implementata in collaborazione con il system integrator Stratos Analytics. In questa intervista, Pierre de Cardenal, in PepsiCo Program Manager per il progetto, spiega come è avvenuta l’implementazione della soluzione, quali benefici chiave ha portato, e gli ulteriori traguardi che si propone di raggiungere

Articolo di Giorgio Fusari per “ZeroUno” -> https://www.zerounoweb.it/casi-utente/pepsico-armonizza-il-financial-planning-nei-paesi-europei/

Oggi, soprattutto nelle grandi società fortemente internazionalizzate e presenti a livello globale in mercati retail complessi come quello food & beverage, la capacità di guadagnare margini di mercato e di competere con successo, dipende anche dall’abilità d’interpretare con raffinatezza le caratteristiche di mercati di regioni differenti, le loro strategie di go-to-market, le specificità di consumatori con gusti, preferenze, attributi tipici da paese a paese.

Per eseguire con efficacia analisi di questo livello, a maggior ragione in società multinazionali, le attività di planning, reporting e forecasting finanziario devono però partire da basi di dati unitarie ed omogenee: in tali scenari, per i responsabili della gestione del business, a fare la differenza può essere la possibilità di utilizzare strumenti software in grado di analizzare e pianificare con efficacia, efficienza, e in modo integrato ed organico, le prestazioni aziendali, commerciali e finanziarie

Eliminare le “isole” applicative di financial planning

Pierre de Cardenal (PepsiCo)

È il caso, ad esempio, della multinazionale americana PepsiCo: «Mentre in alcune country di PepsiCo si usava già un tool di pianificazione basato sulla soluzione IBM Planning Analytics – spiega Pierre de Cardenal, in PepsiCo program manager del progetto europeo indirizzato a migliorare e innovare le funzioni di planning – in altre lo strumento di financial planning non era disponibile, e le operazioni venivano eseguite principalmente tramite fogli di calcolo Excel.

Per tale ragione, due anni fa abbiamo deciso di adottare la piattaforma cloud IBM Planning Analytics per il financial planning».
Quest’ultima è ospitata nel cloud di IBM, e gli interventi di integrazione, localizzazione e personalizzazione delle funzionalità nei diversi paesi europei sono condotti in partnership con il system integrator Stratos Analytics, con cui PepsiCo ha un lungo rapporto di collaborazione.

Piattaforma di pianificazione unica per analisi cross-market

Quali requisiti vi hanno spinto a sviluppare un progetto di miglioramento della soluzione di pianificazione?

«Il nostro business è impattato molto dall’ambiente IT, che influenza il modo in cui analizziamo i clienti e gestiamo i dati dei vari canali. L’evoluzione del mondo retail, le acquisizioni, l’internazionalizzazione dell’azienda ci hanno spinto a trasformare il nostro approccio in una direzione più “market centric“. Sulla base di ciò, abbiamo deciso di adottare una sola soluzione di planning in grado d’implementare un’analisi cross-market, ma anche di tener conto delle specificità locali dei diversi mercati e delle loro differenti esigenze in termini di strategie di go-to-market. L’obiettivo era trasformare radicalmente il processo decisionale, nell’ottica di agire come un’organizzazione “data-driven”, in cui le prese decisionali sono guidate dai fatti, più che da “feeling”».

Creazione del “core model”: un framework comune per il progetto

Quali sono stati gli step essenziali nel processo d’implementazione?

«Dal punto di vista del progetto, PepsiCo nel 2018 ha sviluppato un template, un “core model”, quindi un framework comune, indirizzato anche a recepire le particolarità dei diversi mercati europei, e a fornire complete funzionalità di reporting.
L’obiettivo, appunto, era implementare una soluzione di financial planning standard in tutti i mercati europei, in grado di armonizzare il processo di pianificazione. Abbiamo cominciato il rollout del core model alla fine del 2019, ed ora stiamo continuando a fare il deployment della soluzione in tutti i mercati dei paesi europei, e, mentre finalizziamo la distribuzione, rivediamo e miglioriamo costantemente, mantenendo sempre lo standard e traendo vantaggio dagli apprendimenti durante la distribuzione».

Avete incontrato particolari criticità durante l’implementazione della soluzione? «Il cambiamento è sempre difficile e abbiamo dovuto porre un accento specifico sul processo di adozione. Avevamo complessivamente due tipi di mercati: quelli che erano già abituati a un sistema e altri che lavoravano in modo più tradizionale / manuale.
Quindi, per il primo gruppo di mercati, quelli già in possesso della soluzione di financial planning integrata, è stato molto più semplice, da un punto di vista di change management, gestire l’adozione, perché è stato molto più immediato per quegli utenti utilizzare il tool e comprenderne la logica.
Nel secondo gruppo di mercati, invece, il processo di gestione del cambiamento, e di adozione dello strumento, è stato molto più complesso».

Nuova piattaforma di planning: i benefici riscontrati

Il risultato fondamentale ottenuto da PepsiCo con l’implementazione e adozione della nuova soluzione di pianificazione finanziaria è stato proprio l’armonizzazione del processo di planning nei differenti mercati, dove ora i membri del team di lavoro sono in grado di operare attraverso un framework comune, e di ragionare su dati, provenienti dai diversi mercati europei, che risultano analizzabili con il medesimo livello di granularità e grado di comprensione.

«Nello strumento siamo riusciti a bilanciare la capacità di fornire le informazioni al senior management con il miglior grado possibile di granularità, senza compromettere le prestazioni di erogazione dei dati e la user experience. Abbiamo migliorato, in qualche misura, il livello di automazione dei processi, mentre la standardizzazione dei benchmark nei diversi paesi è un obiettivo che consideriamo realmente raggiunto», aggiunge de Cardenal. «Un altro beneficio riguarda il fatto che siamo riusciti a ridurre i “lead time”, i tempi di erogazione delle pianificazioni, che all’interno del tool sono eseguite molto più rapidamente».

Qual è l’attuale stato del progetto? «A livello di implementazione, l’obiettivo è arrivare a gestire e coprire con questa soluzione di planning il 90% dei mercati in cui PepsiCo è presente, entro la fine di quest’anno».

State pensando di aggiungere ulteriori funzionalità allo strumento di pianificazione? «Il primo obiettivo del progetto è eseguire il rollout del tool sulla totalità dei mercati. Detto questo, è un prodotto che migliora costantemente».


Vuoi sapere con più precisione in che modo Stratos Analytics è riuscita a guidare PepsiCo in questo viaggio evolutivo e come stiamo proseguendo nell’implementazione di nuove funzionalità? Segui il webinar a questo link e scarica la nostra presentazione.


E per qualunque ulteriore chiarimento, non esitare a contattarci.

Stratos Analytics e l’approccio sartoriale alle analisi finanziarie: «Aiutiamo i CFO a uscire dalla loro comfort zone»

Il modello Stratos Analytics per la gestione end-to-end del dato finanziario, dalla raccolta all’organizzazione, dall’analisi all’infuse. «Non dobbiamo vendere tecnologia ma tranquillità», spiega l’Amministratore Delegato, Luca Oglietti

Intervista di Annalisa Casali per “Digital4Finance” -> https://www.digital4.biz/finance/digital-cfo/stratos-analytics-analisi-finanziaria/

Il CFO è, tra i top manager, quello che più di tutti ha visto il proprio lavoro cambiare per effetto della digital transformation diffusa. Un tempo esperto di pianificazione e controllo, oggi il ruolo del direttore finanziario è sempre più strategico e le sue responsabilità si sono progressivamente estese, parallelamente alle aree su cui è chiamato a garantire maggior efficienza. La capacità di “interpretare” i numeri rimane necessaria, certo, ma non è più sufficiente, dal momento che il suo contributo si rivela fondamentale per orientare e rendere operative le strategie definite dal board, tradurle in KPI e obiettivi economici misurabili, definirne le strutture di costo.

Nell’ambito del ruolo, è spesso contemplata per il CFO la responsabilità di selezionare le tecnologie più adatte per raggiungere gli obiettivi finanziari, individuando i giusti partner. Partner che sappiano unire una visione a lungo termine dell’evoluzione tecnologica con quel pragmatismo che è fondamentale quando si approccia l’innovazione digitale. Realtà come Stratos, una lunga esperienza nell’ambito delle Business Analytics e un approccio consulenziale rigoroso: «Abbiamo iniziato oltre trent’anni fa a “giocare con i numeri” – ci spiega Luca Oglietti, Amministratore Delegato  di Stratos Analytics – e cinque anni fa abbiamo costituito all’interno del gruppo Stratos Analytics, un vero e proprio centro di competenza più che un’azienda. Una sartoria della Business Analytics con asset costruiti nel tempo, metodologie consolidate, partnership tecnologiche strategiche e un pool di risorse altamente specializzate, dotate di skill funzionali e tecnici davvero elevati».

Smart Simplicity come essenza della trasformazione digitale

In questo periodo, complice la digital transformation pervasiva e la diffusione degli approcci data driven, al CFO viene richiesto soprattutto di orchestrare i processi di comunicazione necessaria a conciliare la visione strategica con l’ottica operativa delle singole divisioni e Business Unit. «La crescita continua ed esponenziale di quantità e complessità dei dati a disposizione apre nuove ed interessanti opportunità per le aziende, ma introduce anche nuove sfide ed una maggiore difficoltà nel tradurre le informazioni in valore. Preparare e modellare dati complessi per attività di analisi e visualizzazione richiede un lavoro tanto più grande quanto più grande è la complessità dei dati a disposizione. Il presidio completo del dato è, quindi, più che mai essenziale – sottolinea il manager. Sfida particolarmente interessante se consideriamo la crescente richiesta di insight semplici, precisi e veloci da parte del business. Ed è proprio dall’oculata gestione di queste esigenze apparentemente contrapposte che possiamo creare vero valore per i nostri clienti».

Cresce sempre più la necessità di valutare scenari di business complessi con un’ottica diversa rispetto al passato. Il focus delle analisi finanziarie si sposta, infatti, dall’analisi delle performance passate alla visione del futuro: proiezioni e “intuizioni” che vanno ben oltre le analisi what-if, peraltro già ampiamente diffuse, per incorporare all’interno delle previsioni elementi di quantificazione del rischio, come accade nel Risk-Adjusted Forecasting and Planning. Per sostenere questi nuovi approcci, però, servono strumenti e tecnologie digitali molto sofisticati dal punto di vista tecnologico. AI e Machine Learning, strumenti di Data Visualization e Big Data Analytics, che devono necessariamente essere valutati in un’ottica integrata.

Stratos Analytics propone, all’interno di una visione di medio lungo periodo, un modello di adozione “a piccoli passi” di queste tecnologie, che contempla la possibilità di atomizzare i progetti in una serie di micro iniziative i cui ritorni sono misurabili in tempi brevi. «Il concetto che sposiamo è la Smart Simplicity come essenza stessa della trasformazione digitale, che significa usare la tecnologia per semplificare i processi e liberare la produttività con l’aiuto degli Analytics. Le aziende, e in particolare i direttori finanziari, hanno bisogno di partner credibili e noi non dobbiamo vendere tecnologie ma tranquillità. Attraverso la prototipazione e gli approcci Agile è possibile definire insieme al cliente come mettere a terra quella roadmap di trasformazione digitale che permette al CFO di uscire dalla sua comfort zone».

La gestione end-to-end del dato finanziario

Per il CFO moderno, un aspetto oggetto di attenzione crescente è quello legato all’area del Financial Performance Management. «In questo ambito – conclude Oglietti – proponiamo la soluzione di controllo gestionale, pianificazione collaborativa e closing finanziario IBM Planning Analytics. La partnership con IBM ci permette di completare la nostra offerta nella direzione della gestione completa del dato finanziario, dalla raccolta all’organizzazione, dall’analisi fino all’infuse, ovvero la capacità di declinare metriche e insight su contesti operativi anche molto diversi. Un esempio è IBM Cloud Pak for Data, che arriva a coprire tutte le esigenze applicative del CFO ma anche tutta la parte di backend, poco visibile ma fondamentale».

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